Negli ultimi anni c’è stato un aumento significativo dei casi di allergia al nichel, ma cos’è esattamente il nichel? Dove possiamo trovarlo?
Innanzitutto, è bene sapere che la dicitura sui prodotti cosmetici Nichel Free non ha alcun valore se non a livello pubblicitario, oltre ad essere forviante ed ingannevole, poiché non esistono in commercio cosmetici totalmente privi di nichel.
Anche se non presente tra gli ingredienti INCI delle etichette, la presenza di nichel è da tenere sempre in conto considerandolo non come un ingrediente ma come un’impurezza derivante da materie prime trattate: per verificare il quantitativo di nichel presente in trucchi e cosmetici bisogna prestare attenzione ad alcune specifiche.
Cos’è il Nichel
Il nichel è un metallo bianco argentato, facente parte del gruppo del ferro. Si trova nel suolo, nell’acqua e anche nell’aria, si trovano presenze anche nell’organismo in particolare nelle ossa, pancreas e saliva, oltre che in numerosi alimenti come il cacao, il cioccolato, i pomodori, le lenticchie, i cibi in scatola, ma anche in prodotti cosmetici e detersivi.
L’allergia al nichel è una tra le cause più comuni della dermatite da contatto poiché la sua presenza su oggetti è diffusa e su larga scala: monete, forbici, chiavi, gioielli, utensili da cucina e prodotti per la cura e l’igiene. A seconda del grado di gravità dell’allergia diagnosticata, i soggetti a rischio devono fare uno sforzo per evitare di mangiare, toccare e persino usare qualsiasi cosa la contenga.
Nichel nei cosmetici e nei trucchi
Come anticipato, questo metallo è presente nella maggior parte degli elementi che ci circondano. Ma è davvero presente nei cosmetici?
La sua potenziale presenza è dovuta al processo di lavorazione del cosmetico stesso, attraverso i macchinari industriali utilizzati per la produzione, che spesso sono costituiti da turbine in acciaio. Sebbene nei trucchi e cosmetici non venga inserito nelle formulazioni, le tracce derivanti dai residui di lavorazione sono sempre presenti.
Per questo, quando si acquistano trucchi e cosmetici, bisogna controllare la specifica quantità di concentrazione di nichel presente, per evitare di incorrere in gravi reazioni allergiche in particolare per i soggetti più sensibili.
Differenza tra “nichel test” e “nichel free”?
In Italia, così come in Europa, non esiste alcuna regolamentazione che richieda ai produttori di testare o dichiarare se i loro prodotti contengono residui di nichel ma per legge il valore di Nichel all’interno di una formulazione cosmetica non può superare le 10 ppm (parti per milione), considerata dall’Istituto Superiore di Sanità una concentrazione che non manifesta reazioni avverse.
Di conseguenza, pochissime aziende di cosmetici effettuano test specifici per garantire che i loro prodotti siano privi di contaminazioni e quindi offrano ai consumatori un maggiore senso di sicurezza.
Le aziende cosmetiche che effettuano questi test etichettano i loro prodotti con la dicitura “ nickel tested ” e il risultato del test, ad esempio < <0,00001%. Questa indicazione sulla confezione del prodotto mostra che i cosmetici sono stati testati e i risultati ottenuti sono al di sotto dei limiti rilevabili. Ciò però non esclude completamente la possibilità di una reazione allergica, ma indica che il rischio è considerevolmente basso.
Altri prodotti, invece, etichettati con le diciture “nickel free” o “zero nickel” sono da ritenersi non veritiere: questo perché esiste un limite di incertezza nel metodo di rilevamento che rende impossibile affermare che le molecole di nichel siano totalmente assenti da qualsiasi cosmetico. La frase “nickel free” è quindi fuorviante e la legge ne vieta l’uso sulle etichette.